La psicosintesi, come indica il suo nome, mira ad
integrare i vari livelli dell'essere umano
(fisico, psichico, spirituale), sia gli aspetti consci che inconsci, in una sintesi armoniosa.
Molteplici sono le tecniche utilizzate: il colloquio, la catarsi, le tecniche immaginative,
fra le quali utilissime le visualizzazioni, l'interpretazione dei sogni, la disidentificazione e
l'autoidentificazione, il diario , l'autobiografia, il réve évellé dirigé, l'utilizzo dei simboli,
l'ipnosi , le tecniche di rilassamento come il training autogeno, la meditazione e molte altre.
Ma l'elemento cruciale è la
relazione terapeutica cioè la creazione di quell'ambiente caldo, calmo e accogliente in cui
sentirsi accolti e protetti, liberi di esprimersi senza giudizi e pregiudizi.
Secondo la psicosintesi la terapia deve cogliere nella persona il suo “specifico”, cioè il suo
“unico ed irripetibile” modo di essere nel mondo. La
ristrutturazione della personalità avviene attraverso passaggi di successiva
integrazione che coinvolgono prima il livello personale, poi quello interpersonale o di comunità o
della famiglia e da ultimo, ma non meno importante, il livello transpersonale, ad indicare una cura
e un'attenzione anche per le componenti “sottili” dell'essere umano.
Nella pratica
psicosintetica è raccomandato di approfondire gli approcci psicodinamici e terapeutici di altri
indirizzi in modo di ampliare l'orizzonte di cura e di comprensione del paziente.